🌞 Unwind in Style with the Ultimate Garden Companion!
The Thompson & Morgan Acacia Hardwood Folding Side Table is a practical and stylish addition to your outdoor space. Made from durable, water-resistant Acacia hardwood, this pre-treated table is ready to use right out of the box. With dimensions of 40x40x45 cm, it folds flat for easy storage, making it the perfect solution for any garden or patio.
F**.
Instabile
Nuovo aggiornamento: dopo qualche settimana di utilizzo, confermo l'instabilità casuale che di tanto in tanto fa sapere l'immagine sugli schermi esterni. Sostituito con un apparato analogo, dal costo leggermente più alto ma, per ora, decisamente più stabile.Primo aggiornamento:Dopo una prima recensione negativa in cui mi lamentavo dell'instabilità del prodotto, rivedo dopo aver trovato un workaround descritto su sito Displaylink, in cui si parla di problemi di compatibilità tra alcuni hub USB ed alcune impostazioni di Power management su USB 3 e PCI Express in Windows, che possono causare eventi simili a quelli da me riscontrati. Dopo aver disattivato le relative funzioni di Power saving, devo dire che la situ6 è migliorata e da 3 giorni circa uso l'hub senza problemi. La restituzione che avevo chiesto direi che può aspettare per il momento. Confermo però l'assenza di documentazione sul prodotto in sé e la necessità di sapere cercare le impostazioni da modificare (nel mio caso, di modificare il registro di Windows per farle comparire, avendo un PC aziendale con impostazioni non modificabili da chiunque).Recensione inizialeDopo un entusiasmante inizio, dove tutto funzionava alla perfezione (laptop win 10, 2 monitor 19 pollici 1280x1024, 1 32 pollici 1080p 60hz, varie periferiche su USB), dopo 4 o 5 ore ha iniziato ad essere instabile. Supporto su internet inesistente (ho avuto problemi in passato anche con una docking USB di HP, ma lì il supporto c'è ed è valido: tutto risolto dopo un upgrade firmware della docking). Schermi che diventano neri di tanto in tanto e connessione di rete che salta. Restituito.
A**A
Comodo, leggero ed a buon prezzo
Ottimo acquisto, buon prezzo
M**O
Ha diversi problemi
L’ho acquistato perché prometteva il triplo monitor con MacBook Air (che ne supporta solo due). È necessario installare un driver che però rende il sistema instabile, spesso i due monitor esterni si disconnettono e mi sono capitati due riavvii del sistema causati dal driver. In più le porte USB 3.0 non leggono le chiavette Usb più vecchie (lette invece tranquillamente dalla porta 2.0). La porta Vga funziona solo se è installato il driver, altrimenti non viene proprio riconosciuta.Il collegamento a un portatile Dell con Windows 11 crea ugualmente problemi. L’uscita HDMI non viene riconosciuta, forse richiede il driver, ma è una macchina aziendale su cui non ho i privilegi di amministratore.Peccato perché è ben costruito, dotato anche di custodia morbida.Credo che dovrò procedere a restituire.
M**M
Sembra buono
Ricevuto in una confezione impeccabile, con sacchetto per portarla nella borsa del notebook. Per adesso nulla da segnalare
F**�
Carcassa resistente (pure alla corrosione) e buona dotazione funzionale; c'è anche la DisplayPort.👍
The media could not be loaded. Ho ordinato questo dispositivo nella versione “12 in 1” sia per ampliare le possibilità di connessione del mio laptop munito di sistema operativo “Windows 10”, sia per sfruttare la tecnologia “USB OTG” del mio smartphone e del mio tablet, entrambi dotati di sistema “Android 12” e di porta USB-C. Mi occorreva un apparecchio, che mi consentisse di collegare ad essi periferiche di vario tipo: uno o più monitor (all’occorrenza anche 4k); memorie di massa di ogni genere (ad es., HDD, pendrive, schede di memoria, ecc.); la tastiera, il mouse, il controller dei videogames o i rispettivi dongle; la stampante e, all’occorrenza, le cuffie cablate, dato che diversi device portabili di ultima generazione non sono provvisti della relativa porta. A prescindere dall’aspetto tassonomico (possiamo catalogarlo come docking station, hub, distributore, duplicatore o replicatore di porte, ecc.; tutti termini non perfettamente coincidenti sotto il profilo squisitamente tecnico, ma che, nel prosieguo della trattazione, per ragioni di comodità espositiva, useremo come sinonimi), posso dire che con l’articolo in parola ho trovato esattamente quello che cercavo; anzi, avendo optato per un apparecchio dotato anche di porta Ethernet (c.d. “RJ45”), ho inaspettatamente scoperto il modo di collegare via cavo alla rete domestica i miei dispositivi sprovvisti di tale ingresso.Il device, identificato dalla sigla “QH-HB014”, è contrassegnato dal marchio “Qhou”, di cui è titolare un’azienda sinica dal nome impronunciabile, che, con questo brand, commercializza periferiche ed accessori per computer. Arriva tra le nostre mani dentro una scatola di cartoncino ondulato, opportunamente stabilizzato per mezzo di una compartimentazione cartonata e un pannello di spugna poliuretanica. Questa modalità di confezionamento, a mio giudizio, è adatta al tipo di contenuto, in quanto scherma validamente i diversi agenti esterni che possono intervenire in fase di trasporto e di stoccaggio, compresi urti, vibrazioni, compressioni, polvere, umidità e muffa. Denota, inoltre, da parte del produttore, una marcata attenzione alla sostenibilità ambientale, consistente, nel caso specifico, nell’evitare le componenti inutili della confezione, privilegiando solo materiali riutilizzabili e/o riciclabili.All’interno dell’astuccio troviamo:― una morbida custodia in “velluto” marrone, dotata di coulisse con barilotto fermacorda;― il manuale d’uso in inglese, contenente anche le istruzioni afferenti all’impiego di più monitor con i diversi sistemi operativi, il quale, una volta superato l’ostacolo della lingua tramite una delle tante risorse disponibili on line, risulta chiaro ed esauriente, grazie anche ad alcune raffigurazioni esplicative.Intelligibile ed esaustiva è anche l’etichettatura, la quale è correttamente impressa sia sull’imballaggio che sul dispositivo. I simboli che accompagnano l’immancabile “Made in China” sono davvero numerosi; l’economia della presente trattazione m’impone di soffermarmi solo sui più rilevanti, ossia:● la marcatura “CE”, che, come sappiamo, garantisce al consumatore la conformità a tutte le normative, vigenti all’interno della Comunità Europea, che disciplinano la produzione e l’immissione sul mercato dell’oggetto (compresa la direttiva europea “RoHS”, che impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose, come piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, ecc.). Ricordo a me stesso che, giusta l’art. 10 della Direttiva 2006/95/CE, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico, su questo genere di merce la marcatura “CE”, non solo dev’essere visibile, facilmente leggibile e indelebile, ma deve necessariamente essere apposta sul prodotto e non solo sull’imballaggio, a meno che la prima soluzione non sia praticabile;● il logo “FCC” (ossia, “Federal Communications Commission”), il quale certifica che l’interferenza elettromagnetica del dispositivo rispetta i limiti approvati dalla Commissione Federale per le Comunicazioni degli Stati Uniti; tale simbolo, in sostanza, assevera la compatibilità elettromagnetica dell’apparecchio (la c.d. “EMC”), sia sotto l’aspetto attivo che passivo (nel senso che esso produce interferenze che non incidono sul funzionamento di altri dispositivi e, al tempo stesso, è “immune” a quelle tollerabili, generate dagli altri apparecchi). Per intenderci, equivale, a livello europeo, al rispetto delle norme “EN 55032:2015” ed “EN 55024:2010+A1:2015”, che è sotteso alla marcatura “CE”;● il pittogramma del contenitore di spazzatura su ruote, barrato da una croce (con la sottostante barra piena orizzontale, che dal 2019, in realtà, non è più necessaria), il quale, in ossequio alla “Direttiva WEEE”, ovvero la Direttiva della Comunità Europea 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), ricorda l’obbligo di non gettare questo genere di rifiuti tra quelli ordinari, bensì in appositi contenitori o presso la piattaforma ecologica. Sempre in tema di sostenibilità ambientale, compare anche il nastro triangolare di Möbius, il quale indica la riciclabilità del prodotto o della sua confezione e/o la loro realizzazione con materiali riciclati.Il consumatore trova, inoltre, tutte le altre notizie di cui ha bisogno nella pagina Amazon, i cui contenuti testuali e fotografici illustrano l’articolo in maniera talmente puntuale ed organica, che sembra di averlo tra le mani. Dato che l’esemplare recapitatomi, sia sotto l’aspetto strutturale che funzionale, risponde fedelmente all’esposizione e alle immagini anzidetti, evito di fornirne una descrizione dettagliata, che correrebbe il serio rischio di risultare tediosa e/o soporifera. Nelle righe che seguono indugerò, quindi, solo su alcuni dei suoi tratti salienti, riportando, per lo più, le impressioni maturate in queste settimane di utilizzo, nella speranza che possano aiutare il potenziale acquirente a comprendere se il prodotto sia o meno congeniale alle proprie esigenze.Particolarmente leggero (pesa circa 116 g) e di dimensioni estremamente contenute (misura 127 x 62 x 17 mm), il dispositivo gode della massima trasportabilità, anche grazie agli angoli arrotondati, che consentono di custodirlo pure in piccole tasche. Quest’ottima compattezza lo rende, inoltre, collocabile ovunque, nonostante la sua mobilità sia parzialmente limitata dal cavo di collegamento integrato, il quale misura poco più di 20 cm (connettore compreso) ed, essendo fisso, non è sostituibile con uno più lungo; ha, tuttavia, il pregio di esser ricoperto da una spessa guaina gommata nera, che risulta abbastanza flessibile e non crea attrito nemmeno sui tappetini in microfibra. Tale rivestimento gode, inoltre, di una buona resistenza alla consunzione, favorita dalla presenza ad entrambe le estremità di un solido “passacavo”, il quale previene l’aggrovigliamento e l’eccessiva piegatura, limitando in maniera significativa il logorio. Su qualsiasi piano lo si appoggi, l’hub rimarrà ben stabile, in quanto sul fondo ci sono 2 lunghi piedini in gomma antisdrucciolevole, che scongiurano, inoltre, ogni tipo di danno alla superficie sottostante, fosse anche particolarmente delicata.Osservandolo attentamente, emerge, innanzitutto, una buona cura nella lavorazione, testimoniata dall’assenza di lampanti difetti; non ci sono bave, bolle, graffi, opacità, sbaffi di colore o altre imperfezioni particolarmente evidenti; l’assemblaggio dei vari componenti risulta, inoltre, soddisfacente, come dimostrano la perfetta sigillatura a prova di polvere, il loro corretto allineamento degli elementi e l’assenza di giochi, scricchiolî e traballamenti. Nello specifico, il corpo è realizzato interamente in lega di alluminio blu scuro, ricoperta, tramite galvanostegia, con del nichel, che la rende refrattaria a qualsiasi forma di corrosione; lateralmente, ci sono dei tappi in ABS nero. Questa robusta carcassa, come ho avuto modo di appurare, è abbastanza resistente a urti, cadute e graffi. Nonostante la preponderante componente metallica, i suoi materiali costitutivi sono caratterizzati, inoltre, sia da una valida dissipazione del calore, testimoniata dalla totale assenza di episodi di surriscaldamento anche in caso di utilizzo prolungato, sia da un discreto isolamento termico, sebbene l’insensibilità alla temperatura ambientale non sia assoluta. Il suo strato superficiale, opaco e rugoso, offre un ottimo “touch and feel” e dissimula piuttosto bene le ditate; garantisce, inoltre, una valida presa, che non teme le mani umide.Il connettore maschio USB type “C” con cui termina il cavo in questione è conforme allo standard “USB 3.0” (oggi denominato “USB 3.2 Gen 1x1”) ed è in grado di supportare una velocità teorica massima di trasferimento di 4,8 Gbps. Essendo dotato di un generoso manicotto, offre una buona maneggevolezza, la quale dev’essere ricondotta anche allo strato superficiale lievemente ruvido. Al pari di tutti i connettori femmina e degli slot incassati nel dispositivo, è accuratamente realizzato in alluminio, che sembra essere di buona qualità, e i suoi pin placcati risultano ben allineati. Questo spiega come mai con nessuna delle interfacce hardware di questa docking station ho avuto problemi di connessione meccanica; l’inserimento e l’estrazione sono stati sempre fluidi e il bloccaggio apprezzabile. Nello specifico essa è munita di:● tre porte conformi al suddetto standard “USB 3.2 Gen 1x1”, delle quali due di tipo “A” e una di tipo “C”;● due porte “USB 2.0” di tipo “A”, in grado di supportare una velocità teorica massima di trasferimento di 480 Mbps;● una porta USB di tipo “C” conforme allo standard “Power Delivery 3.0”;● due porte “HDMI 1.4”;● una porta “DisplayPort”;● una porta RJ45 con velocità di trasferimento fino a 1000 Mbps;● due slot, non utilizzabili congiuntamente, deputati ad ospitare rispettivamente schede di memoria SD e Micro SD, le quali devono avere una capacità non superiore ai 2 TB.Trattandosi di un dispositivo c.d. “plug and play”, il suo funzionamento non esige lo scaricamento e l’installazione di un apposito software; basta connetterlo al computer, al tablet o allo smartphone e automaticamente il sistema operativo installa il necessario driver “built-in”, che permette di sfruttarne a pieno tutte le potenzialità, comprese quelle video, che su altri modelli esigono, invece. l’installazione di appositi software proprietarî. In questo caso, senza alcun programma specifico, ma semplicemente seguendo le poche e semplici istruzioni contenute nel manuale d’uso (che sapientemente differenzia la procedura a seconda del sistema operativo utilizzato), è possibile impiegare simultaneamente le porte HDMI e DisplayPort della docking station, affiancando al monitor del computer che stiamo utilizzando altri 3 schermi in modalità “mirror” (conosciuta anche come “clone”) oppure “extended”; a patto, però, che la porta USB-C del device “host” supporti le tecnologie “Thunderbolt 3” oppure “DisplayPort Alternate Mode” (meglio ancora se quest’ultima è affiancata anche dal protocollo “Power Delivery”). A tal riguardo, va sottolineato che sia le 2 porte HDMI, sia quella DisplayPort, se utilizzate singolarmente, supportano la risoluzione “4K” (o meglio, “Ultra HD”), soggiacendo, tuttavia, al limite dei 30 Hz di frequenza di aggiornamento. La “DisplayPort” manterrà queste caratteristiche anche nel caso in cui venga impiegata assieme ad una delle due HDMI, la quale, invece, in questo caso (così come nell’ipotesi in cui venga usata simultaneamente all’altra HDMI), sarà in grado, al massimo, di supportare la risoluzione “Full HD” con frequenza di aggiornamento fino a 60 Hz. Tale limite sarà anche quello che incontreranno tutte e tre le porte, se usate contestualmente.Durante le numerose prove di lettura e scrittura che ho esperito con file di diversa estensione (documenti, immagini, audio e video) e grandezza, le relative prestazioni sono apparse soddisfacenti; anche quando ho provato a collegare i miei device ad uno o due monitor esterni. Avvalendomi del software “CrystalDiskMark”, versione “8.17.2”, ho eseguito diversi test, ottenendo, in termini di raggiungibilità e stabilità delle velocità di trasferimento dati (sia in lettura che in scrittura), risultati sovrapponibili a quelli riportati nella pagina Amazon. Tengo a puntualizzare che in fase di utilizzo ho rispettato in modo rigoroso i limiti tecnici, ben evidenziati sia nel manuale d’uso che nell’inserzione promozionale, i quali, tra le altre cose, rimarcano che l’alimentatore collegabile alla porta USB-C “Power Delivery 3.0” deve avere una potenza non superiore a 100 W (quella tollerata dal cavo di collegamento dell’hub, da connettere al nostro device host, sarà, comunque non superiore a 87 W). Personalmente, accogliendo il suggerimento riportato nelle istruzioni della docking station, ho sempre utilizzato il caricabatteria originale del dispositivo host, ovvero: quello da 65 W per il laptop ASUS ZenBook 13"; quello da 25 W per lo smartphone SAMSUNG “S10”; quello da 15 W per il tablet SAMSUNG “A52S”. Va, tra l’altro, ricordato che questa porta USB-C è bidirezionale, per cui può essere impiegata anche per caricare altri dispositivi, i quali, allo stesso scopo, possono essere collegati anche ad una delle tre porte conformi al protocollo “USB 3.0”, che erogano 4,5 W (5 V – 0,9 A).Le periferiche collegate all’hub hanno funzionato sempre correttamente, sia con che senza l’alimentatore esterno. Nel primo caso, inoltre, il device host si è ricaricato senza problemi, impiegando un tempo leggermente più lungo rispetto al collegamento diretto col caricabatteria.Non ho registrato malfunzionamenti, i quali sono banditi dal valido sistema di protezione interno, che, grazie alla presenza di sensori, previene fenomeni, come il surriscaldamento, la sovrapotenza, il sovraccarico, il corto circuito, la tensione eccessiva e le sue fluttuazioni.Ho trovato utili sia l’indicatore di stato, a luce verde, presente di fianco agli slot per le schede di memoria, sia i due led, uno a luce arancione e l’altro verde, ubicati nella zona superiore della porta Ethernet, i quali segnalano lo stato e la velocità della connessione. Spie tutte sufficiente luminose e ben percettibili da qualsiasi angolazione, a prescindere dalle condizioni di luce ambientale.§. Le considerazioni finali.Da persona priva di specifiche conoscenze in campo merceologico, ritengo che l’articolo in parola sia realizzato con materiali di buona qualità, che non esalano cattivi odori e che sulla mia persona non hanno innescato reazioni allergiche. Quest’apprezzabile valore costruttivo, associato al ragguardevole bagaglio funzionale, tecnologicamente evoluto ma di facile utilizzo, giustifica, secondo me, il prezzo di 72,99 euro, a cui attualmente viene commercializzato; importo che può apparire poco concorrenziale, ma che potrebbe essere giustificato dall’insolita presenza dell’interfaccia “DisplayPort”, difficilmente reperibile sui modelli più diffusi, meno costosi.Il limitato periodo di utilizzo m’impedisce di formulare una valutazione attendibile riguardo alla durevolezza del dispositivo. Posso spingermi ad un giudizio prognostico, che, sulla scorta dell’elevato standard qualitativo dell’esemplare testato, non può che essere positivo. Come diceva Lorenzo il Magnifico, però, “del doman non v’è certezza”; sarà, in effetti, la prova di lungo periodo a decretare la permanenza o meno di tutte quelle proprietà che ho celebrato nel corso di questa recensione.Puntualizzo che la mia valutazione prescinde dall’assenza delle istruzioni in italiano, sia perché sono sufficientemente vicariate dal ricco bagaglio informativo della pagina Amazon, sia perché l’utilizzo dell’apparecchio è alquanto intuitivo, sia perché l’anomalia in parola potrebbe pertenere alla sola confezione recapitatami per la sperimentazione.
A**L
Non funziona la ethernet
Nel mio caso non funzionava la ethernet, probabilmente avevo un'unita` difettata
TrustPilot
1 个月前
4天前